Gli esiti di uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Ear and Hearing provano a fare chiarezza sul ruolo dell’alimentazione quando si parla di acufene.
La salute dell’udito passa anche attraverso una corretta alimentazione: la conferma arriva dagli esiti di uno studio pubblicato sulla rivista Ear and Hearing. Non solo. Prediligere cibi con determinate caratteristiche può aiutare a contrastare e prevenire l’acufene, uno dei disturbi uditivi più diffusi tra la popolazione adulta.
L’acufene è la percezione di un fischio o di un ronzio alle orecchie in assenza di stimoli esterni. Può essere monolaterale o bilaterale e rappresenta una condizione invalidante per chi ne soffre. Le cause sono molteplici e di varia natura: possono essere riconducibili a patologie che colpiscono l’orecchio, disturbi neurovascolari, danni neurologici e altre problematiche fisiologiche. Talvolta, l’insorgenza di acufene è attribuibile anche a stress e stile di vita.
Un team di ricercatori britannici ha indagato sull’impatto che le abitudini alimentari possono avere in positivo ed in negativo su questa condizione.
Acufene e alimentazione: lo studio
Gli studiosi hanno raccolto ed analizzato i dati di oltre 34 mila partecipanti adulti del Regno Unito di età compresa tra i 40 ed i 69 anni. La presenza di acufene – monolaterale o bilaterale – è stata segnalata direttamente dai volontari. L’impatto dei modelli dietetici sulla salute dell’udito sono stati valutati tramite questionario.
“Una maggiore assunzione di vitamina B12 era associata a minori probabilità di acufene mentre maggiori assunzioni di calcio, ferro e grassi erano associate a maggiori probabilità di acufene”, si apprende dalle conclusioni degli autori.
Inoltre, dallo studio è emerso che assumere elevate quantità di proteine ha ridotto il rischio di acufene. La vitamina D, invece, si è rivelata efficace nel prevenire – in generale – tutti i disturbi dell’udito.
“La dimensione delle associazioni era generalmente piccola, ma l’esposizione universale rappresentata dai dati dietetici implica che potrebbe esserci un impatto sostanziale della dieta sulla diffusione delle problematiche uditive”, si legge in un altro passaggio del paper scientifico.
Nonostante le limitazioni imposte dal metodo che non consentiva di individuare un rapporto di causa-effetto tra le variabili osservate (nutriente-acufene) e l’eccessivo spazio riservato alla discrezionalità dei partecipanti nelle risposte fornite agli autori, questo studio suggerisce che l’alimentazione possa incidere sulla salute dell’udito e sui livelli di acufene.
Ricordiamo che tra gli alimenti ricchi di vitamina B12 e vitamina D spiccano soprattutto fegato, pesce azzurro e cereali integrali. Adesso avete un motivo in più per inserire questi cibi nella vostra lista della spesa: le vostre orecchie vi ringrazieranno!
FONTE: Ear and Hearing – The Official Journal of the American Auditory Society