Leggenda popolare vede il cerume come una manifestazione di sporcizia da rimuovere a tutti i costi, nonostante gli esperti non perdano occasione per ricordare il ruolo importante che riveste questa sostanza per il benessere delle orecchie. Il cerume, infatti, è una sostanza prodotta autonomamente dall’organismo per proteggere il condotto uditivo da batteri e funghi. La quantità prodotta non dipende dalla presunta carenza di pulizia delle orecchie, ma da diversi fattori legati allo stile di vita e alla predisposizione genetica.
Quindi, se la rimozione del cerume può essere considerata in qualche modo una “forzatura”, una pratica non necessaria considerando che l’orecchio gode di un meccanismo di auto-pulizia, provare a rimuoverlo utilizzando i cotton fioc non solo è inutile, ma potenzialmente molto pericoloso.
I pericoli dei cotton fioc
Innanzitutto, chi usa i cotton fioc è più esposto alla formazione dei tappi di cerume. Il motivo è semplice: i bastoncini di cotone presentano una forma tale da non consentire l’estrazione del cerume. Al contrario, lo spingono sul fondo del canale incentivandone l’accumulo e, di conseguenza, aumentando la probabilità che venga a crearsi, appunto, un tappo.
Ma questa eventualità è certamente meno grave rispetto alla prospettiva di una possibile perforazione del timpano e ciò che ne consegue per l’udito. Ebbene si, il bastoncino di cotone può danneggiare molte strutture sensibili dietro il condotto uditivo causando diversi problemi. La membrana timpanica, infatti, è molto sottile e delicata e spingere il tampone troppo in profondità può causarne la rottura: ecco perché in caso di dolore immediato e sanguinamento in seguito all’utilizzo dei cotton fioc, è importante rivolgersi subito ad un medico.
In altri casi, l’utilizzo aggressivo dei bastoncini può provocare lesioni e infezioni che possono manifestarsi con vertigini prolungate associate a nausea e vomito, perdita della funzione gustativa e persino paralisi facciale.
Come rimuovere il cerume in eccesso?
Di norma, come accennato in precedenza, le orecchie rimuovono autonomamente il cerume dal condotto uditivo. Tuttavia, in alcune situazioni avviene una produzione eccessiva di cerume tale da provocare prurito, fastidio o – in alcuni casi – addirittura un lieve calo uditivo (si tratta di casi molto rari poiché l’orecchio è in grado di sentire bene anche se il canale risulta ostruito fino al 90%, a meno che non ci sia un tappo di cerume particolarmente “ingombrante”).
Per sciogliere i tappi, l’otorino – di solito – si avvale di una siringa d’acqua calda che viene scaricata nel condotto uditivo per lavare delicatamente l’orecchio (a patto che il timpano non sia perforato e che non ci sia un’infezione attiva). In alternativa, gli specialisti utilizzano strumenti ad hoc per aspirare direttamente il tappo.
Pulire le orecchie in sicurezza
La parte esterna dell’orecchio può essere agevolmente pulita con un apposito asciugamani. Il discorso diventa più delicato quando si parla della pulizia interna: se è vero che infilare qualsiasi accessorio nell’orecchio può essere deleterio, è altrettanto vero che ci sono situazioni in cui il prurito causato dal cerume risulta molto fastidioso.
In questi casi, può rendersi utile l’utilizzo di spray realizzati specificamente per la pulizia delle orecchie. In genere, si tratta di soluzioni isotoniche che agevolano l’espulsione del cerume in eccesso.