L’acufene, quel fastidioso fischio nelle orecchie che si percepisce anche quando non c’è una fonte esterna a trasmetterlo, è uno dei problemi di udito più diffuso in Italia. Colpisce indistintamente uomini e donne di tutte le età ed ha una durata variabile: in alcuni casi, costringe chi ne soffre a conviverci per tutta la vita, in altri invece è legato a specifiche situazioni, come momenti di forte stress, infezioni alle orecchie, dolori cervicali o gravidanza. Non è raro infatti sentir parlare di acufene in gravidanza. Alcune mamme in dolce attesa hanno sperimentato, durante i 9 mesi della gravidanza, un fastidioso fischio nelle orecchie (anche se in precedenza non avevano mai sofferto di problemi di udito), che è scomparso subito dopo il parto.
Ciò è dovuto soprattutto agli sbalzi ormonali a cui è sottoposto il corpo della futura madre. In particolare, durante la gravidanza si verifica un aumento di progesterone. Un ormone che stimola la circolazione del sangue e dei liquidi all’interno dell’organismo e, di conseguenza, anche la pressione dei liquidi all’interno dell’orecchio. Come detto in un precedente articolo, il “responsabile” fisiologico dell’acufene è l’idrope, ossia la variazione di pressione dei liquidi dell’orecchio. Se negli altri casi di acufene non è sempre chiaro cosa abbia scatenato l’idrope, nel caso dell’acufene in gravidanza appare chiara la responsabilità dell’aumento del progesterone, l’ipertensione e gli sbalzi ormonali.
Inoltre, bisogna tener conto che la gravidanza può essere un periodo di forte stress: non tutte le neomamme lo affrontano allo stesso modo, e alcune posso lasciarsi prendere dall’ansia e dall’agitazione. Lo stress fa aumentare la produzione di glutammato, un’altra sostanza che, come ben sappiamo, può provocare la comparsa dell’acufene.
Consigli per affrontare l’acufene in gravidanza
È dunque importante per le future mamme affrontare la gravidanza e l’acufene con grande serenità e, nel caso dovessero essere infastidite dal costante ronzio alle orecchie, seguire alcuni consigli per alleviare il fastidio.
Il primo è quello di non spaventarsi: l’acufene in gravidanza è, per la maggior parte delle donne, solo un fastidio temporaneo, che svanisce una volta dato alla luce il bambino. Lo si potrebbe paragonare alle nausee mattutine o alla sensazione di avere sempre le caviglie gonfie: trascorsi i nove mesi saranno solo un brutto ricordo.
Il secondo consiglio è quello di tenere sotto controllo l’alimentazione, anche se questa è già una raccomandazione tipica per le donne in dolce attesa. I cibi salati, anche se non sono esclusi dalle diete delle neomamme, possono influire sulla corretta circolazione dei liquidi, provocando quindi l’idrope e di conseguenza l’acufene in gravidanza.
L’ultimo consiglio è quello di ascoltare una playlist di suoni bianchi, suoni della natura con particolari frequenze, che aiutano a mascherare il fischio dell’acufene. Potete ascoltarle in cuffia oppure diffondere questi suoni rilassanti in tutta la stanza, lasciando che anche il bambino li ascolti e si tranquillizzi.