Quante volte, tra appassionati di musica e non, avete sentito l’espressione “orecchio assoluto”? Questo modo di dire fa riferimento ad una rara abilità che permette di riconoscere immediatamente le note, pur senza avere davanti uno sparito. È una capacità senza dubbio utilissima per chi lavora nel campo musicale, ma non è detto che tutti i musicisti ce l’abbiano, anzi. Secondo alcune statistiche, solo lo 0,01% dei musicisti ha questa abilità (1 ogni 10 000). Come vedremo in questo articolo, sono davvero pochi gli artisti dei giorni nostri e del passato che possono vantare un orecchio assoluto, tuttavia i loro nomi sono ben noti anche a chi non è del settore proprio per la grandezza raggiunta dalle loro opere e dalle loro performance musicali.

Ma chi può avere l’orecchio assoluto? È una capacità che si può allenare o è ereditaria?

Orecchio assoluto e orecchio relativo

Prima di rispondere a queste domande è necessario approfondire il concetto di orecchio assoluto; per definizione, è dotato di orecchio assoluto chi ha la capacità di riconoscere la tonalità e l’altezza delle note e riprodurre una melodia senza conoscerne lo spartito, appunto “ad orecchio”. Spesso queste persone godono anche dell’orecchio relativo, ossia di riconoscerle in base alla loro posizione rispetto a una nota di riferimento. Questo permette di riprodurre melodie e brani musicali con relativa precisione, anche se non si ha una conoscenza specifica delle note stesse.

Capacità innata?

Insieme, queste due capacità rappresentano l’orecchio musicale. Tuttavia, c’è da segnalare una differenza di fondo: l’orecchio relativo è una capacità che si sviluppa e affina nel tempo, dopo anni di studio e di esercizio, mentre l’orecchio relativo sembra essere una capacità innata.

Una tecnica comune per affinare l’orecchio musicale consiste nell’ascoltare ripetutamente note o accordi e associarli mentalmente alle relative denominazioni musicali. L’utilizzo di strumenti come un pianoforte o un’applicazione mobile che riproduce note casuali può essere di grande aiuto nell’allenamento dell’orecchio.

Secondo la maggior parte degli studiosi, l’orecchio assoluto invece è una capacità innata, o meglio, che deriva da una componente genetica: all’interno del cervello sarebbero presenti alcune asimmetrie che, durante della musica, farebbero attivare diverse aree del cervello. Tuttavia, non si possono escludere fattori ambientali e allenamento, soprattutto se si tiene conto che l’orecchio assoluto è molto più diffuso tra le popolazioni che utilizzano una lingua tonale.

In ogni caso, cantanti, pianisti e altri esponenti del panorama musicale consigliano di affinare sempre le proprie capacità con la pratica e l’esercizio.

Personaggi famosi con orecchio assoluto

Come si diceva, sono diversi i musicisti famosi noti per possedere l’orecchio assoluto. Fra questi, Wolfgang Amadeus Mozart è uno dei più celebri. La sua straordinaria capacità di riconoscere istantaneamente le note fin da bambino ha suscitato ammirazione e meraviglia in tutto il mondo. Altri illustri esempi includono Ludwig van Beethoven, Johann Sebastian Bach, Celine Dion e Jimi Hendrix. In conclusione, l’orecchio assoluto è una capacità affascinante e ancora tutta da studiare. Sebbene sia una dote innata per alcuni, può essere coltivata e migliorata attraverso la pratica e la dedizione, offrendo infinite possibilità nel mondo della musica. E tuttavia, anche senza di essa è possibile lasciare il segno nel panorama musicale.

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