“Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo”. Nell’Antica Grecia, a cavallo tra il 400 ed il 300 a.C., Ippocrate di Coo, medico considerato il padre della scienza moderna che ha prestato il suo nome al celebre giuramento che tutt’oggi devono osservare i medici prima di esercitare la professione, già metteva in risalto l’indissolubile legame tra alimentazione e salute.
A quei tempi, intendere il cibo come prima strategia di prevenzione e benessere rappresentava un approccio quasi rivoluzionario. Senza precedenti. Si trattava di una prospettiva nuova e, in un certo senso, precorritrice rispetto alla nostra epoca caratterizzata da una forte attenzione al valore terapeutico dei cibi. Basti pensare, per esempio, all’ascesa della nutraceutica (un filone di ricerca che indaga sul potenziale “farmacologico” dei principi attivi contenuti negli alimenti), dei superfood e degli alimenti biologici.
Questa tendenza sta pian piano coinvolgendo, in maniera crescente, anche il settore del benessere uditivo. In tempi recenti, infatti, vengono condotti sempre più studi che hanno l’obiettivo di individuare l’eventuale incidenza del consumo di determinati alimenti rispetto alle capacità d’ascolto. Il focus, di solito, è sulle proprietà contenute dei cibi che in qualche modo riescono ad esercitare un’influenza positiva sulla salute uditiva.
Su questo blog abbiamo già parlato di alimenti che possono rivelarsi utili per alleviare l’acufene: in questo caso, invece, ci soffermiamo sui cibi che hanno manifestato un’associazione virtuosa rispetto alla progressione e alla prevenzione della perdita uditiva.
Dieta per le orecchie: 5 consigli
1. Pesce azzurro: il merito è da attribuire agli acidi grassi omega-3, si tratta di sostanze che esercitano molteplici effetti positivi per la salute e per il benessere delle orecchie. Gli esiti di uno studio del 2010 pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition suggeriscono che il consumo regolare di salmone, sgombro, acciughe e altre tipologie di prodotti ittici appartenenti a questa categoria, sarebbe in grado di ridurre il rischio di perdita uditiva dovuta all’età (presbiacusia) del 14% rispetto a chi ne mangia poco o nulla.
2. Legumi e cereali integrali: entrambe le tipologie di cibi rappresentano delle eccellenti fonti alimentari di zinco, un minerale fondamentale per il sistema immunitario. Lo zinco, infatti, è coinvolto nei processi di rigenerazione cellulare. E, dal punto di vista uditivo, incentiva la protezione delle orecchie da possibili infezioni e infiammazioni, aiutando così a scongiurare eventuali cali uditivi derivanti da ipoacusia improvvisa.
3. Banane: dolci, gustose ed energizzanti, le banane si rivelano alleate delle orecchie soprattutto grazie ad un altro minerale che contribuisce ad una corretta idratazione della parte interna dell’organo uditivo: il potassio. L’orecchio interno, infatti, è la sezione deputata a tradurre le vibrazioni in impulsi elettrici per poi mandare l’informazione al cervello. Senza un apporto adeguato di potassio, questo meccanismo di trasmissione del suono e la funzionalità delle cellule sensoriali preposte allo svolgimento di questo compito potrebbero subire delle alterazioni.
4. Spinaci e prezzemolo: ritornando alla citazione riportata all’inizio del post sul cibo che funge da medicina, probabilmente nessun alimento fa bene quanto le verdure a foglia verde. Nel caso del benessere uditivo, una menzione particolare la meritano spinaci e prezzemolo, eccellenti fonti di magnesio, un minerale che ha evidenziato una spiccata capacità nel proteggere le cellule ciliate e, in generale, nel proteggere l’udito dai possibili danni provocati dai rumori forti.
5. Carciofi e broccoli: l’azione positiva di questi due alimenti rispetto alle capacità uditiva è riconducibile all’elevata concentrazione di acido folico (vitamina B9) che, in diversi studi, ha manifestato di esercitare un’influenza positiva sulle capacità di ascolto.